Il risparmio energetico by Arturo Lorenzoni

Il risparmio energetico by Arturo Lorenzoni

autore:Arturo, Lorenzoni [Lorenzoni, Arturo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economia, Farsi un'idea
ISBN: 9788815309433
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2012-10-14T22:00:00+00:00


4.

La pubblica amministrazione

Una stima della spesa annuale per il soddisfacimento del fabbisogno energetico della pubblica amministrazione (Pa) fatta da Consip (la società interamente partecipata dal ministero dell’Economia incaricata di razionalizzare la spesa dell’amministrazione) supera i 4,5 miliardi di euro, suddivisi all’incirca per un 20% ciascuno in illuminazione pubblica, gas naturale ed energia elettrica, 15% ciascuno in carburanti per trazione e combustibili, 10% per l’acqua.

È una spesa che incide moltissimo sui bilanci delle amministrazioni, in alcuni casi a tal punto da creare problemi con il rispetto dei vincoli imposti in modo progressivamente più stringente dalla politica di contenimento della spesa pubblica. Purtroppo in alcuni casi l’unico rimedio individuato per contenere la spesa è quello di ridurre la qualità di un servizio, ad esempio abbassando la temperatura invernale negli edifici dove sia possibile o spegnendo alcuni lampioni della pubblica illuminazione a una certa ora della notte. Sono misure estreme, non molto coerenti con la linea che vogliamo proporre in questo libro, ossia il conseguire efficienza nell’uso dell’energia senza una riduzione di benessere. E le stime ci dicono che un buon 25% della spesa può essere risparmiato con tecnologie migliori e disponibili: sulla spesa energetica complessiva della Pa parliamo di un valore dell’ordine di un miliardo di euro per anno!

La Pa è un grande consumatore di energia e spesso non uno dei più virtuosi: uffici, scuole, ospedali, università, forze armate, enti territoriali, illuminazione pubblica complessivamente consumano circa il 6,5% dell’energia elettrica in Italia. Tantissimo in termini di spesa, che paghiamo tutti tramite le tasse e con fatica, visti i vincoli durissimi cui sono sottoposti i bilanci pubblici. La cosa interessante è che il risparmio di energia può essere un canale per liberare risorse finanziarie degli enti locali: quando riescano, ad esempio, a gestire l’illuminazione pubblica con lo stesso standard qualitativo, ma spendendo meno, possono destinare quei fondi ad altre attività essenziali. Continuativamente.

La priorità degli interventi sul patrimonio edilizio pubblico è stata ribadita in più occasioni e non mancano gli strumenti di sostegno agli interventi, soprattutto dai fondi europei, che hanno riservato contributi cospicui all’efficienza energetica, mostrando una coerenza complessiva nella politica per l’energia, che impone obiettivi di riduzione dei consumi, ma al contempo ne finanzia il raggiungimento, soprattutto facilitando l’esecuzione di progetti facilmente replicabili, a sostegno del ruolo esemplare richiesto alla committenza pubblica.

La tabella 8 mostra l’entità del patrimonio immobiliare degli uffici pubblici italiani, molti dei quali di vecchia costruzione ed energeticamente inefficienti, la cui gestione assorbe molta energia e quindi molto denaro. Migliorare le prestazioni di tali immobili asserisce la fattibilità degli interventi sull’intero patrimonio edilizio italiano, incoraggiando i privati a seguire l’esempio. Quando un comune costruisce gli immobili in edilizia convenzionata con prestazioni energetiche eccellenti, i privati non possono non fare altrettanto, perché nessuno li comprerebbe.

Agli immobili elencati, adibiti a uffici, si aggiungano le 52 mila scuole italiane e gli edifici con usi diversi (ospedali, musei, impianti sportivi ecc.)… sono numeri che possono spaventare.

In effetti, progettare interventi di miglioramento dell’efficienza su tale patrimonio implica mettere in atto tantissimi piccoli interventi, difficili da gestire e da contestualizzare.



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